536 research outputs found

    Il Grano delle ville e le istituzioni annonarie nel XVIII secolo

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    A giudicare dalla carta dei villaggi che per tutto il Settecento furono chiamati a fornirle il grano per l'annona si potrebbe pensare che la cittĂ  di Alghero beneficiasse di una posizione così privilegiata da poter provvedere con assoluta tranquillitĂ  al sostentamento della sua popolazione, consistente, anche se non numerosissima. In realtĂ  come spesso accade quando si va a guardare dietro le grandi impalcature degli ordinamenti amministrativi delle societĂ  di Ancien RĂ©gime, bastano alcuni sondaggi d'archivio per scoprire che il complesso congegno che doveva assicurare alla cittĂ  il contributo di ben 84 villaggi per una provvista di grano di 3.600 starelli, restava pressochĂ© inoperante, bloccato com'era da una miriade di ostacoli e resistenze che ne impedivano il funzionamento. Ciononostante per tutto il XVIII secolo la municipalitĂ  algherese rinnovò puntualmente, di anno in anno, le sue pretese sempre piĂą anacronistiche nei confronti dei villaggi «infeudati» e continuò ad invocare l'intervento delle autoritĂ  governative nella speranza di riuscire a strappare alle comunitĂ  rurali quella parte del raccolto cerealicolo che in base all'antico istituto del «grano di scrutinio» riteneva dovuta alla sua azienda frumentaria

    Le Origini delle compagnie barracellari e gli ordinamenti di polizia rurale nella Sardegna moderna

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    Sommario: 1 La tradizione storiografica e il «Tractatus de barracellis». – 2. Il problema delle origini del barracellato. – 3. La contrastata affermazione del barracellato nelle terre infeudate. – 4. Il barracellato tra giurisdizione regia e giurisdizioni territoriali

    Automated analysis of quantitative image data using isomorphic functional mixed models, with application to proteomics data

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    Image data are increasingly encountered and are of growing importance in many areas of science. Much of these data are quantitative image data, which are characterized by intensities that represent some measurement of interest in the scanned images. The data typically consist of multiple images on the same domain and the goal of the research is to combine the quantitative information across images to make inference about populations or interventions. In this paper we present a unified analysis framework for the analysis of quantitative image data using a Bayesian functional mixed model approach. This framework is flexible enough to handle complex, irregular images with many local features, and can model the simultaneous effects of multiple factors on the image intensities and account for the correlation between images induced by the design. We introduce a general isomorphic modeling approach to fitting the functional mixed model, of which the wavelet-based functional mixed model is one special case. With suitable modeling choices, this approach leads to efficient calculations and can result in flexible modeling and adaptive smoothing of the salient features in the data. The proposed method has the following advantages: it can be run automatically, it produces inferential plots indicating which regions of the image are associated with each factor, it simultaneously considers the practical and statistical significance of findings, and it controls the false discovery rate.Comment: Published in at http://dx.doi.org/10.1214/10-AOAS407 the Annals of Applied Statistics (http://www.imstat.org/aoas/) by the Institute of Mathematical Statistics (http://www.imstat.org

    Tuning the magnetic and structural phase transitions of PrFeAsO via Fe/Ru spin dilution

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    Neutron diffraction and muon spin relaxation measurements are used to obtain a detailed phase diagram of Pr(Fe,Ru)AsO. The isoelectronic substitution of Ru for Fe acts effectively as spin dilution, suppressing both the structural and magnetic phase transitions. The temperature of the tetragonal-orthorhombic structural phase transition decreases gradually as a function of x. Slightly below the transition temperature coherent precessions of the muon spin are observed corresponding to static magnetism, possibly reflecting a significant magneto-elastic coupling in the FeAs layers. Short range order in both the Fe and Pr moments persists for higher levels of x. The static magnetic moments disappear at a concentration coincident with that expected for percolation of the J1-J2 square lattice model

    A Multivariate measure of lactation persistency for dairy sheep

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    The persistency of lactation, i.e. the ability of animals to maintain a rconstant level of production after the lactation peak, represents an interesting trait for animal breeding strategies, allowing for the increase of profitability of animal husbandry via the reduction of production costs. Dairy cattle with flatter curves show a higher reproductive efficiency, a better metabolic status and have their nutritional requirements more constantly spread throughout lactation, allowing for the use of cheaper feeds (Dekkers et al., 1998; Solkner and Fucks, 1987). Also in dairy sheep the persistency could represent an interesting trait for breeding purposes. A main problem for the introduction of this trait in an aggregate genotype is represented by the difficulty in finding an objective measure: several measurements of lactation persistency have been proposed but none of them is widely accepted (Gengler, 1996). Recently a new index of the persistency based on multivariate Factor analysis, has been proposed for dairy cattle (Macciotta et al., 2002). Aim of the present work is to check the suitability of this index to discriminate lactation curves with different persistency and to analyse the effect of some environmental factor on this trait

    Per una storia economica e civile della cittĂ  di Alghero

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    Sommario: 1. L'integrazione culturale nel Mediterraneo spagnolo; 2. La cittĂ -fortezza; 3. La pesca del corallo; 4. Il porto e i traffici marittimi; 5. L'entroterra agricolo; 6. Lo sviluppo di una «nuova agricoltura»; 7. Popolamento e ricambio etnico; 8. L'identitĂ  urbana di Alghero; 9. Le radici catalane; 10. La memoria storic

    La «Crisi politica» del Regno di Sardegna: dalla rivoluzione patriottica ai moti antifeudali (1793-1796)

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    Sommario: 1. Le peculiarità di una rivoluzione in controtempo; 2. Una nuova identità di tipo patriottico; 3. La contrapposizione tra «realisti» e «patrioti»; 4. Il «partito patriottico» al potere; 5. La rivendicazione antifeudale e il ruolo delle comunità rurali; 6. Verso la sconfitta del movimento angioiano; 7. Per una nuova lettura della «sarda rivoluzione»

    Evidence for impurity-induced frustration in La2CuO4

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    Zero-field muon spin rotation and magnetization measurements were performed in La2Cu{1-x}MxO4, for 0<x< 0.12, where Cu2+ is replaced either by M=Zn2+ or by M=Mg2+ spinless impurity. It is shown that while the doping dependence of the sublattice magnetization (M(x)) is nearly the same for both compounds, the N\'eel temperature (T_N(x)) decreases unambiguously more rapidly in the Zn-doped compound. This difference, not taken into account within a simple dilution model, is associated with the frustration induced by the Zn2+ impurity onto the Cu2+ antiferromagnetic lattice. In fact, from T_N(x) and M(x) the spin stiffness is derived and found to be reduced by Zn doping more significantly than expected within a dilution model. The effect of the structural modifications induced by doping on the exchange coupling is also discussed.Comment: 4 pages, 4 figure

    L’Assolutismo sabaudo e l’Università di Sassari. Il rinnovamento degli studi

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    Nei primi anni Sessanta del Settecento le due antiche università dell’isola conoscono venti di crisi, riconducibili, secondo i funzionari sabaudi, alla debolezza delle risorse locali e soprattutto al pesante condizionamento dei gesuiti che, specie nell’ateneo sassarese, conservano il predominio sul piano didattico relativamente ai corsi di filosofia e teologia mentre viene ridotta l’autonomia delle facoltà laiche di leggi e medicina. Comincia così a maturare negli ambienti governativi la proposta di un ripensamento complessivo del sistema dell’istruzione superiore del Regno attraverso un intervento organico e uniforme volto all’integrazione politica e alla formazione culturale delle élites dirigenti locali. L'Università di Sassari viene “restaurata” nel 1765 sulla base di opportune Costituzioni elaborate sul modello di quelle dell’Ateneo torinese: vengono ridisegnati gli organi di governo e l’organizzazione della didattica universitaria, disciplinati i compiti del Magistrato sopra gli studi e regolata la vita delle facoltà, l’organizzazione dei corsi, il conseguimento dei gradi, l’assegnazione delle cattedre e perfino i criteri per la definizione del calendario accademico. Il ministro Bogino getta le basi di una riforma largamente innovativa e rigorosamente assolutistica, implicante la rinuncia da parte dei gesuiti alla direzione della vita accademica, ma con l’obbligo per la Compagnia di mettere a disposizione del sovrano sabaudo il proprio patrimonio, ancora assai cospicuo, di energie intellettuali, di studiosi, di scienziati e soprattutto di insegnanti. Dopo la vivace primavera inaugurata dalla riforma boginiana, negli anni Settanta e Ottanta l’Università di Sassari si prepara ad attraversare un lungo autunno di crisi, che ne penalizzerà lo sviluppo sia sul versante locale, dove la società civile risulta priva di una sua autonomia e di un suo dinamismo, sia sul versante governativo, dove la politica della monarchia sabauda non mira ad un’effettiva crescita dell’istruzione nell’isola
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